"Apri le finestre della calma e vedrai d'improvviso erompere il radioso sole della gioia nell'intimo del tuo stesso Sè"

                                                                       Paramhansa Yogananda 

SHANTI MARGA è la via della pace, la via è una ma ognuno può percorrerla con mezzi diversi, tutti alimentati dall'energia del cuore.

Om Shanti Shanti Shanti

Francesca

 


corsi YogaShanty

I corsi di yoga con Francesca YogaShanty si svolgono in modalità online per tutto l'anno e in presenza solo nel periodo estivo

 

corsi online si tengono in diretta sulla piattaforma Zoom

sono un valido mezzo per praticare yoga direttamente a casa tua sotto la guida dell'insegnate

per tutte le info segui il link: YOGAONLINE

 

corsi in presenza si svolgono da Giugno a Ottobre nella splendida Yoga Shala di Home Shanti completamente immersa nel verde dell'oliveto di S. Gregorio (Stellanello) la pratica in natura ha davvero un sapere unico, ti fa sentire completamente in sintonia con ciò che ti sta attorno. 

 

appunti spunti SAUCHA - PUREZZA

 

 

 

La pulizia è alla base della vita sana di ogni individuo.

 

Lavarsi prima della pratica yoga è importante per eliminare le impurità dal corpo,

fare qualche minuto di meditazione o semplice ascolto del respiro purifica la mente e la prepara alla pratica.

 

La pratica dello yoga è un'atto di purificazione fisica e mentale.

 

Quando pratichi asana, pranayama, mantra, kria il corpo e le mente lasciano andare le tossine e assorbono nuovo prana.

 

 

 

 

Ci sono però alcune tecniche, i Sat Karma descritte molto bene nello Hata Yoga Pradipika per la purificazione interna del corpo:

 

Neti: pulizia delle alte vie respiratorie

Dauti: pulizia del tratto digestivo

Nauli: massaggio addominale

Basti: pulizia del colon

Trataka: pulizia degli occhi

Kapalabati

 

I Sat Karma evidenziano quanto sia importante il corpo per lo Yogi

perchè proprio come un tempio accoglie e custodisce in se il riflesso del Divino

per questo bisogna averne rispetto e prendersene cura.

 

Quando parliamo di Saucha non parliamo solo di pulizia fisica ma anche mentale ed energetica, praticare questo Nyama vuole dire mantenersi puliti nel corpo e nei pensieri,

avere pensieri positivi e cuore puro.

 

La pulizia dei pensieri avviene mediante la meditazione e in particolare con il canto del mantra.

La vibrazione del mantra purifica la mente e la fa risplendere.

 

PROPOSTA DI MEDITAZIONE CON IL MANTRA SO HAM:

 

Prova a sederti comodamente e dopo esserti rilassato inizia d osservare il tuo respiro naturale, per far si che la mente cominci a concentrarsi e a non divagare.

Fermati ad ascoltare il suono del tuo respiro e ti accorgerai che diventa sempre più calmo,

più sottile fino a quando il suono “esterno” del respiro scompare e rimane solamente il suono interiore, ascoltalo.

Sentirai piano piano l'inspirazione trasformarsi nel suono So e l'espirazione nel suono Ham

SoHam è un mantra, e significa IO SONO LUI dove per lui si intende l'universo, o Dio in ogni caso è un'ammissione di non essere ciò che pensiamo, è l'abbandono completo dell'ego.

 

Può capitare che con la pratica prolungata e continua

il mantra si trasformi lentamente in: HAM SA.

Quando ho scoperto il significato della parola Hamsa mi sono stupita ed emozionata

HAM SA significa CIGNO

il cigno è il simbolo della conoscenza, della purezza, dell'anima che spicca il volo.

Quanto sapere, quanta profondità in queste piccole sillabe....

 

Quando respiriamo il mantra SoHam il nostro respiro si unisce a quello dell'universo intero

siamo consapevoli di essere parte del Tutto

ed in quel momento la nostra mente è completamente pura perchè scompare

 

Om Shanti Om

Francesca

 

 

 

 

 

 

 

 

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appunti spunti: Brahmacharya

Bramacharya

 spesso interpretata come astensione dall’attività sessuale,

invita ad uno stile di vita favorevole allo sviluppo spirituale.

 

Sicuramente l'energia sessuale è molto potente e riuscire a non disperderla rispettando il celibato o imparare a canalizzarla in modo da trasformarla in energia spirituale è di grande aiuto per la nostra evoluzione.

 

Vorrei però riflettere sul fatto che ai tempi odierni, lo yoga è accessibile a tutti, non solo ai giovani uomini che nel periodo di Patanjali vivevano questa disciplina a stretto contatto con il Maestro ed isolati dalla società ricevendo un'educazione "quasi monastica"

 

Per questo motivo interpreto il sutra 2;38 con:

"NON DISPERDERE  LA TUA ENERGIA"

 

Rifletti un momento sul tuo modo di disperdere energia.

Quanto tempo dedichi a guardare i social, la tv, il telefono, allo shopping, in macchina ecc.

Abbiamo moltissimi stimoli inutili che disperdono la nostra energia, anche il lavoro, oramai non è più un mezzo di sostentamento ma qualcosa che ci assorbe costantemente.

 

Prova a capire in che modo potresti conservare la tua energia e utilizzarla per il tuo benessere personale, per la tua pratica, la meditazione, l'ascolto, la connessione con la natura.

Forse anche questa può diventare una forma di Bramacharya.

 

Nella pratica ti consiglio di usare i Mudra in alcune posizioni, 

mudra semplici come chin mudra namaskara mudra ed osservare quanto grazie a questi gesti l'energia delle asana fluisce in te senza essere dispersa all'esterno

 

Om Shanti Om

Francesca

 

 

 

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ASTEYA e APARIGRAHA - appunti spunti sugli Yoga Sutra

Asteya

significa: astensione dal furto

Aparigraha: 

astensione dall'avidità

 

Questi due Yama ci invitano al non attaccamento ai beni materiali

e alla Gratitudine per i doni della vita.

 

Se sviluppiamo un senso di non attaccamento agli oggetti, alle persone, al denaro immediatamente scompare il desiderio di possedere ciò che gli altri hanno e noi no, semplicemente perchè non ci interessa, perchè ciò che vogliamo veramente sta dentro di noi e non fuori.

 

Se siamo coscienti dei dono che la vita ci ha regalato, e che abbiamo ottenuto con il nostro impegno, questa presa di coscienza si trasforma in gratitudine, in gioia, in soddisfazione e non desideriamo avere di più.

 

Espandiamo questa visione ai doni di Madre Natura ai frutti della terra, l'acqua, l'energia in tutte le sue forme e ricordiamo che tutto quello che abbiamo a disposizione non è nostro, non sprechiamo, non accumuliamo.

 

Sul tappetino viviamo questi Yama, ringraziando ogni volta per l'opportunità che ci è stata data, per essere in salute e poter fare la nostra pratica,

e soprattutto offriamo il frutto della pratica all'universo, siamo coscienti che l'energia deve sempre circolare e la gratitudine è il motore che fa circolare l'energia.

Quando fai il Saluto al Sole:

ricorda che stai compiendo un rito di gratitudine verso l'Amico Sole.

 

Prenditi un momento:

siedi comodo, porta le mani sul petto, respira, entra nel tuo cuore ascolta il suo battito e pensa a ciò che hai ricevuto dalla vita, cibo, acqua, sostegno, rifugio, famiglia, amici, calore....

lascia emergere le immagini, le sensazioni senti il cuore riempirsi di doni e osserva nascere un grande senso di Gratitudine

con le mani sul cuore esegui Padma Mudra

immagina il respiro entrare e uscire dal cuore, attraverso le tue mani puoi sentire la carezza del respiro.

 

Sii grato ad ogni respiro, ad ogni istante di vita che ti viene donato dall'univeso

 

Om Shanti Om

Francesca

 

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SATYA - VERITA' - appunti spunti sugli Yoga Sutra

Tutta la pratica yoga ha come scopo

la ricerca della nostra vera natura,

la ricerca della Verità.

 

Sono la mia Anima? Sono il mio vero Sè? Sono  una scintilla divina?

Qualunque cosa stai cercando fallo con animo sincero, se cerchi la verità usa il cuore perchè

il corpo mente, la mente mente ma

il cuore non mente mai.

 

Siedi in silenzio, respira, rimani ad osservare il tuo respiro finchè diventa calmo sottile, impercettibile, lascia che la mente si calmi fino a diventare leggera e vuota.

Stai nel cuore, e poni a te stesso la domanda:

perchè pratico yoga?

Lascia che la risposta nasca dal profondo.

 

 

La verità risiede nel cuore.

Vivi nel cuore, medita nel cuore, pratica col cuore,

stai nella Verità

 

Om Shanti Om

Francesca

 

 

 

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AHIMSA - NON VIOLENZA - appunti spunti sugli Yoga Sutra

La mente calma risplende,

la mente agitata crea tensione.

Yoga è annullamento delle tensioni mentali,

la violenza è la prima causa di tensione.

 

Eliminare la violenza è l'unico modo per vivere lo yoga, per essere in armonia con se stessi e con ciò che ci circonda.

 

Inizia a vivere questo Sutra sul tappetino rispettando ogni parte del tuo corpo.

Comprendi l'asana, il suo significato e la sua funzione.

Sii gentile con te stesso, entra nella pratica con calma, prenditi tempo nei movimenti per entrare e uscire dalla posizione, se hai bisogno usa i supporti per non essere aggressivo con il tuo corpo.

 

Quando sei nell'asana aggiustati e poi "stai" , osserva il respiro e aspetta che la posizione diventi comoda, che il respiro rallenti e la mente si calmi, ringrazia te stesso per esserti offerto questa possibiltà.

Fai che ogni forma diventi per te un capo comodo a indossare, fresco d'estate e caldo d'inverno,

che ti faccia sentire a tuo agio.

 

PAROLE CHIAVE PER LA PRATICA

NON VIOLENTA:

respira

comprendi

accogli

asseconda

 

Om Shanti Om

Francesca

 

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APPUNTI, SPUNTI YOGASUTRA

Inizio questa serie di appunti, e spunti di riflessione con la prima parola degli YogaSutra: "ADESSO"

 

Patanjali dice nel I Sutra: 

Adesso, (qui e ora) incomincia la disciplina dello yoga.

 

Per Patanjali non ci sono scuse, adesso non ci sono altri impegni, non c'è stanchezza, non è tardi, non è presto, non c'è: magari domani.... no, lo yoga è adesso:

o sei dentro o sei fuori, o sei nella realtà (qui e ora) e nella pratica (disciplina), o prosegui nelle tue elucubrazioni mentali.

 

Lo Yoga inizia proprio ora puoi solo scegliere se esserci o no.

 

"Ora" è il momento presente;

il presente è "verità" solo nel qui ed ora c'è la verità, tutto il resto è un'invenzione della mente,

e la mente si nutre di invenzioni.

La mente vaga, modifica, inventa, ricorda, e spesso inganna.

Quante volte ti ha ingannato e ti ha fatto pensare che adesso non è il momento?

E più ti sei fatto ingannare più ti sei allontanato dalla pratica, dalla disciplina.

Quando la mente è nel presente è vera e sincera, è immobile e pura; e qui inizia lo yoga.

 

Patanjali prosegue nel II Sutra:

Lo yoga è l'arresto delle modificazioni mentali, il completo silenzio della mente.

Quando la mente non subisce modificazioni è tranquilla, neutra, serena e rispecchia la vera essenza del sé.

Proprio come un lago: quando l'acqua è increspata, agitata, mossa dal vento, è impossibile vedere in essa rispecchiarsi l'immensità del cielo, ma quando l'acqua è calma e immobile non c'è differenza tra l'acqua del lago e il cielo che in essa si riflette.

Questo è lo yoga proposto da Patanjali, raggiungere una tranquillità mentale così completa da riflettere anche nella mente la serenità dell'anima, la scintilla divina che abbiamo dentro.

 

Questo silenzio è frutto di un lavoro graduale, intenso e profondo che coinvolge ogni strato dell'essere, e che raggiunge ogni strato dell'essere portando calma serenità, pace e libertà.

 

NELLA PRATICA

- inizia sempre con qualche minuto di silenzio e di ascolto del respiro

- stai nel momento e non farti influenzare dai pensieri

- sii presente con tutto te stesso, corpo, respiro mente

- sii costante

- sii felice

 

Om Shanti Om

Francesca

 

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Sthira Sukham Asanam

Sthira Sukham Asanam

 

Posizione Stabile e Comoda;

con queste parole Patanjali ci dà la definizione di Asana

Perchè una posizione possa essere definita asana deve avere queste qualità.

 

L'asana per diventare comoda deve essere stabile

Per trovare stabilità dobbiamo scendere dentro di noi, andare nel profondo, li dove non sentiamo più i rumori, dove i movimenti e l'agitazione del mondo esterno non riescono a penetrare, proprio come nel mare, devi scendere in profondità per non essere toccato dal movimento delle onde.

 

Riflettiamo su questo concetto ogni volta che siamo sul tappetino, iniziamo muovendo il corpo con attenzione, portiamolo nella posizione, osserviamo e correggiamo ogni parte di noi.

Quando sentiamo di essere nella posizione corretta fermiamoci ad osservare il respiro, aspettiamo che rallenti e si stabilizzi, lasciamoci condurre all'interno sentiamo come anche la mente rallenta fino a fermarsi.

A questo punto abbiamo trovato la stabilità, la calma, il silenzio sono queste le condizioni che ci faranno vivere comodamente la nostra asana.

 

Iniziamo questo ascolto lavorando nelle posizioni più semplici, e lentamente anche quelle più complesse diventeranno sthira sukham asanam

 

Om Shanti Om

Francesca

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Solstizio d'Inverno -Onora la Luce interiore-

 

La luce interiore è la fiamma che abbiamo dentro e ci permette di pensare, amare, respirare, sentire, capire, vivere.

Per vedere la luce interiore dobbiamo tornare al nostro centro, nel cuore, lì dove la luce risiede;

abbiamo bisogno di chiudere gli occhi, creare buio e silenzio.

Il buio ci aiuta a vedere la luce.

 

Ed è in questo momento dell'anno che la natura ci conduce a questa pratica.

Le ore di buio sono prevalenti, le giornate corte, le poche attività all'aperto, ci invitano a coltivare l'introspezione.

  

Anche se il solstizio d'inverno, è la celebrazione del ritorno della luce, il percorso è lungo e lento, e l'oscurità rimarrà prevalente ancora per alcuni mesi.

La Madre Terra ha bisogno di questo buio e di questa lentezza per riposare e trovare la forza di rinascere;

pensa a quanta vita sta lentamente prendendo forma sotto la superficie, proprio come un enorme Grembo la Terra accudisce, nutre e protegge tante forme di vita che nasceranno in primavera

e al suo centro un grande fuoco sempre attivo le dà la forza di alimentare questa vita.

 

Il processo di rinascita è lento e impegnativo per ogni forma di vita, per ogni attività, 

anche per noi che pratichiamo yoga e abbiamo scelto di seguire la via dell'interiorità questo momento è estremamente importante e ricco basta saperlo cogliere.

E' adesso che abbiamo la possibilità di osservarci e capire di cosa abbiamo realmente bisogno,

è il momento di tornare al centro, prendersi cura del nostro fuoco e alimentarlo con la pratica e la meditazione.

 

Inizia oggi:

chiudi gli occhi, stai nel silenzio, vai a cercare la luce dentro dite, nutrila con la pratica e vedrai chiaramente ciò che vorresti realizzare nei mesi a venire.

Ogni volta che siedi sul tappetino prenditi un momento per tornare a questo pensiero e lascia che l'energia della pratica lo nutra e lo illumini.

 

Sono sicura che a primavera inizieranno a spuntare i primi germogli.

 

Om Shanti Om 

Francesca

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ascoltati quando parli

Oggi una mia amica mi ha mandato questa foto,

sono io che parlo durante il ritiro yoga per spiegare come eseguire una determinata asana.

 

Vedere me stessa nell’atto di esprimere ad altri dei concetti mi ha fatto riflettere sull’importanza delle parole.

 

Parlare è comunicare, comunicare è un atto importante alla base di qualunque rapporto interpersonale.

Quando parliamo ci rivolgiamo sempre a qualcuno e le nostre parole muovendosi nello spazio raggiungono gli altri, entrano attraverso le orecchie e prendono forma all'interno come sensazioni, immagini, emozioni, informazioni… la voce è energia creativa.

 

Siamo sempre consapevoli che attraverso le nostre parole e il tono della voce creiamo energia intorno a noi e agli altri?

 

Nello yoga questo dono creativo riguarda la sfera di Vishuddhi chakra, il chakra della gola.

Vishuddhi significa “puro”, è il centro della purificazione; è qui che l’energia si purifica passando dalla sfera "materiale " a quella "spirituale" per raggiungere Ajna e Shasrara chakra.

Questa purificazione non è "automatica", ma ha bisogno di essere sostenuta da un intenso lavoro di pratica e di meditazione, e soprattutto ha bisogno di attenzione e consapevolezza di questo Chakra e della sua grande forza creativa.

 

Possiamo purificare la nostra energia semplicemente scegliendo le parole e il tono della voce.

Lavorando sulla consapevolezza di questo chakra saremo in grado di creare energia positiva in ogni circostanza. 

 

In che modo? Ascoltandoci quando parliamo.

 

Quando parli, immagina di parlare a te stesso e ascolta ciò che dici.

Scoprirai se ti esprimi in maniera comprensibile, se ciò che dici rispecchia quello che hai dentro, se stai parlando di cose che conosci che hai sperimentato o solo per sentito dire.

Scoprirai se le tue parole sono sincere.

Scoprirai se il tono della tua voce è adatto alla situazione, se è troppo aggressivo o troppo remissivo, se è troppo alto o sussurrato.

Scoprirai se le parole che stai usando potrebbero turbare o addirittura offendere.

Scoprirai se stai creando un clima di amore e gioia o di paura, odio, tristezza.

 

Impariamo ad ascoltarci quando parliamo, solo così l’energia che creiamo con la nostra voce sarà “pura” e Vishuddhi chakra inizierà ad essere attivo.

 

Om Shanti Om

Francesca

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SENTI LO SPAZIO

Lo spazio è l’elemento che contiene tutti gli altri elementi.

Senza lo spazio niente sarebbe possibile.

 

Più del 90% del corpo umano è spazio vuoto, ed è questo che permette i movimenti e le funzioni fisiologiche; nello spazio si muovono il respiro, il sangue, la linfa, le cellule, i muscoli, i pensieri.

 

"L’estensione crea spazio, lo spazio crea libertà crea precisione. 

La precisione è verità, la verità è Dio."

B.K.S. Yiengar

 

Lo spazio è fondamentale per eseguire le posizioni dello yoga.

Prima di entrare in qualunque asana dobbiamo cercare, sentire e ampliare lo spazio dove eseguire il movimento che ci condurrà alla posizione.

 

Quando siamo nell’asana dobbiamo percepire lo spazio che contiene la posizione ed essere coscienti che è uno spazio infinito nel quale possiamo ancora lavorare per aggiustare, affinare, cercare la precisione… cercare Dio.

 

Nelle asana, lo spazio non è solo fisico ma anche energetico.

I centri energetici principali, chakra, occupano spazi diversi nel nostro corpo ed è in questi spazi che hanno origine le energie, caratterizzate dalle qualità dei 5 elementi che vi risiedono.

 

Per esempio:

pensiamo alla cavità toracica, siamo nello spazio di Anahata Chakra, sede dell’elemento Aria

Affinché questo spazio sia libero e aperto, le spalle devono rimanere ruotate dietro la schiena, lo sterno leggermente sollevato e le scapole spingere verso i glutei, questo atteggiamento aumenta l’espansione del torace.

 

Ci sono molte asana che lavorano per mantenere aperto questo spazio (Gomukhasana, Chakrasana, Matzyasana, Ustrasana ecc) per eseguire tali asana dobbiamo lavorare con attenzione e usare al meglio tutti gli spazi del corpo che permettono i movimenti necessari per entrare correttamente in queste posizioni.

 

Quando saremo nell’asana finale sentiremo il suo effetto in forma di apertura del cuore, il respiro si espanderà liberamente nei polmoni, e verremo pervasi da un senso di espansione e leggerezza, tipico dell’elemento aria.

 

Se invece le spalle rimangono rivolte in avanti, le scapole non scendono dietro la schiena, lo spazio del torace rimarrà chiuso, il respiro sarà compresso, e verremo pervasi da un senso di chiusura, di soffocamento, di disagio.

 

Prima della pratica trova il tempo per connetterti con i tuoi spazi, capire come sentirli, ampliarli, usarli al meglio.

 

Durante la pratica dell’esana ascolta i tuoi spazi energetici e gradatamente rintraccia lo spazio che rimane libero, che non hai ancora utilizzato, nel quale ti puoi ancora muovere, perfezionare, cercare, quando hai raggiunto il tuo limite “stai”

 

Alla fine, libera la posizione e concediti un momento di ascolto e lascia vibrare l’energia nei tuoi spazi.

 

Nei prossimi articoli cercheremo insieme lo spazio nei vari gruppi di posizi

Om Shanti Om

Francesca

 

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Abbondanza
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