Il settimo giorno di Navaratri è dedicato alla forma più terribile di Durga: Kalaratri.
Kala significa tempo e Ratri notte, siamo nell'energia scura della notte, l'energia della distruzione, la dea appare violenta, aggressiva, la sua intensità induce paura, ma in realtà Kalaratri è colei che distrugge l'ignoranza, la malvagità, rimuove l'oscurità.
Essa incarna il lato oscuro dell'essere umano, ma anche la ciclicità di madre natura che distrugge per poter ricreare.
La Devi ha la pelle scura della notte, cavalca un asino, e nelle mani sinistre tiene una spada e il terribile uncino, mentre le mani destre sono nell'atteggiamento di Abaya e Varada mudra, per benedire e proteggere i devoti che non la temono.
Nelle lotte contro i demoni è conosciuta con il nome di Subhankari, cole che uccise il demone Raktabeej.
Questo demone si moltiplicava attraverso il suo stesso sangue, quando le gocce raggiungevano la terra da esse nascevano i nuovi demoni, la Devi lo sconfisse leccando il sangue con la sua lingua prima che cadesse a terra, e così lo conquistò.
Il settimo giorno di Navaratri gli yogi e i sadhaka fanno penitenza. E' un giorno dedicato alla riflessione interiore.
Ya Devi Sarvabhuteshu Ma Kalaratri Rupena Samsthita
Namastasyai Namastasyai Namastasyai Namo Namah
Om Shanti Om
Francesca
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