In Ayurveda Pitta è l’energia del calore e della trasformazione.
Questa costituzione è data al 90% dall’elemento fuoco, il quale nel nostro corpo non può essere presente allo stato puro ma si serve delle secrezioni untuose e acide degli enzimi, ecco perché il 10% di Pitta è costituito dall’elemento acqua.
Di conseguenze le caratteristiche di Pitta sono:
caldo, acuto, fluido, umido, acido, amaro, leggero.
Si dice che Pitta sia il potere della cottura e della digestione; la sua energia fa si che tutto ciò che entra nella persona venga trasformato dal suo calore e assimilato in maniera appropriata.
Pitta Dosha regola la temperatura corporea e la carnagione, il sistema ormonale, metabolico e “Agni”, il nostro fuoco digestivo.
La sede principale nel corpo umano è Pachaka Pitta e si trova nello stomaco e nell’intestino tenue dove regola i succhi della digestione (saliva, succhi gastrici, enzimi, succhi pancreatici, bile)
Le atre 4 sedi sono:
Ranjaka Pitta nel fegato dove ha la funzione di formare il sangue
Sadaka Pitta nel cuore dove governa l’intelligenza, la memoria, l’autostima, la capacità di ottenere buoni risultati
Alochaka Pitta negli occhi, regola la luce nella retina e quindi la vista
Bhrajaka Pitta ha sede nella pelle e regola la temperatura corporea, il sudore, il sebo.
Quando Pitta è in equilibrio la persona gode di una buona digestione, l’evacuazione è regolare, la vista è buona, il colorito è sano, il temperamento è “caldo”, la persona Pitta è acuta e intelligente, un buon oratore, coraggioso e gentile.
Se Pitta non è in equilibrio, si hanno problemi a livello digestivo, soprattutto dovuti all’acidità, possono sorgere problemi di congiuntivite, e alterazione della pressione oculare; eccessiva sudorazione e febbre sono dovuti ad un eccesso di Pitta, così come la rabbia, l’ira, l’insoddisfazione, l’impazienza, la cefalea.
Equilibrare Pitta:
Per equilibrare Pitta bisogna portare
freschezza, calma, apertura, espansione
Bisogna ridurre la voglia di competere e di voler avere tutto sotto controllo
Sono indicati i cibi freschi e leggeri, lo Yoga dolce e moderato, massaggi leggeri fatti con oli rinfrescanti.
Pratica Yoga per Pitta
il fuoco è l’elemento principale di Pitta dosha, ma è anche alla base della pratica yoga.
Lo yogi dedica la sua vita ad alimentare la fiamma della spiritualità.
Le persone Pitta sono attratte dallo yoga, ma devono tenere a bada il loro istinto competitivo e la crescita dell’ego.
La pratica per Pitta deve essere “rinfrescante”, e non competitiva.
Sono indicate le posizioni sulle spalle (sarvangasana, viparita Karani, halasana) e il Saluto alla Luna (rinfrescanti).
Le torsioni, aiutano a mantenere pulito il fegato e massaggiano l’apparato digerente mantenendo in equilibrio Agni.
Anche i piegamenti in avanti rilassano e rinfrescano inoltre massaggiano l'addome sede di Pitta.
I piegamenti all’indietro massaggiano anch’essi l’addome ma portano calore, devono essere fatti con calma e moderazione.
Il Saluto al sole va eseguito con calma,
io consiglio di eseguirlo con i mantra per portare l’attenzione sull’aspetto spirituale e non competitivo della sequenza.
Om Shanti Om
Francesca
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