Ajna chakra

Il suo nome significa “centro del comando”.

Viene chiamato anche terzo occhio, o centro della visione trascendente.

Un'altro nome è Triveni, cioè il punto d'incontro delle tre dee che governano i canali principali del corpo: Ganga o Ida nadi; Yamuna o Pingala nadi; Saraswati o Sushumna nadi.

Ajna con i suoi 2 petali è il simbolo della polarità della creazione, il cerchio centrale rappresenta l'unità originaria da cui nascono i due petali:

nella creazione dell'universo l'unità originaria diventa polarità originaria, assumendo la sua prima configurazione da cui prenderanno forma tutte le molteplici forze o energie polarizzate della creazione materiale.

La polarità si manifesta continuamente dentro e fuori da noi: destra sinistra, dentro e fuori, notte e giorno, maschile e femminile, caldo e freddo e così via.... ma in tutto questo la cosa più importante è che in un polo è sempre contenuto in parte anche nell'altro, una polarità non può esistere senza quella opposta, la realtà, o meglio la totalità esiste solo nell'unione tra i due opposti.

Il sesto Chakra ci mostra sia la dualità sia la possibilità di superarla, di trascenderla, dà a noi esseri umani la capacità di RICONOSCERE, di diventare consapevoli della nostra vera natura.

Ajna è il Chakra della consapevolezza, è il centro del nostro pensiero e delle nostre funzioni mentali, governa i 5 Chakra inferiori.

La ghiandola a lui associata è l'ipofisi, il cui compito è anche quello di governare le altre ghiandole.

È in questa parte di noi che convergono le forze della consapevolezza dei 5 Chakra inferiori e dei 5 sensi. Da ciò può nascere avversione o desideri da ciò che i sensi trasmettono.L'avversione e il desiderio sono legati all'illusione della realtà meteriale, ossia l'illusione che la materia sia la vera realtà.

Attraverso la pratica di Pratihara ritiro dei sensi all'interno, Dharana ovvero concentrazione, lo Yogi fa cessare ogni attività mentale nello stato di Dyana, meditazione entrando in contatto con la consapevolezza universale, eliminando la dualità per tornare alla polarità.