elemento etere

È il più sottile dei 5 elementi, quello più impalpabile, più etereo

 E' l'elemento onnipresente che tutto pervade, è la dimora degli altri quattro elementi, è lo spazio che separa i differenti oggetti e ne permette la varietà.

Nel corpo rappresenta gli spazi vuoti, come ad esempio nel tratto intestinale, nei vasi linfatici e sanguigni, negli spazi intercellulari, nei polmoni.

La materia in realtà è Vuota al suo interno; se si potesse schiacciare l'uomo eliminando completamente tutti gli spazi vuoti si otterrebbe un granello di sabbia quasi invisibile, che continuerebbe però a pesare 70 kg (cit. Piero Angela).

Dei cinque sensi, l'unico che percepisce lo spazio è l'udito, perchè è nello spazio che si propaga il suono.

Il suono Om (aum) è secondo i Veda il suono primordiale che ha dato origine all'universo, così come nella Bibbia l'origine è descritta attraverso il Verbo di Dio.

Anche la scienza attribuisce la nascita dell'universo ad un suono: il Big Ben.

Il suono, la vibrazione è una presenza molto forte nella nostra vita e nella nostra emotività; proprio perchè il corpo è per la maggior parte costituito da spazio vuoto, ed è in questo spazio che si propaga la vibrazione,  influenzando notevolmente tutto il nostro sistema.

Possiamo dire che anche se l'orecchio è l'organo che percepisce e riconosce i suoni, la vibrazione la sentiamo in ogni parte del corpo.

I suoni ci coinvolgono completamente influenzandoci in maniera positiva o negativa.

Pensiamo a quanto ci può irritare un suono sgradevole, o un tono di voce aggressivo, o parole scortesi; al contrario ci rilassa un suono melodico, o ci consola una voce dolce o delle parole comprensive.

Cerchiamo di fare attenzione ai suoni che ci circondano spegniamo la tv quando non ci interessa, non prestiamo attenzione ai pettegolezzi, non ascoltiamo discorsi violenti ed omofobi, e allo stesso tempo stiamo attenti ai suoni che emettiamo alle parole al tono di voce che creeranno o modificheranno positivamente o negativamente l'energia attorno a noi.

Spendiamo un po' del nostro prezioso tempo all'ascolto del silenzio, del vuoto, dello spazio; all'inizio sarà difficile, non siamo abituati, anzi cerchiamo sempre di riempire gli spazi, i silenzi, perchè il vuoto ci fa paura, crea ansia.

Impariamo a vivere questo elemento sottile, soffermiamoci a guardare il cielo ad ascoltare il suo silenzio e lentamente ci allontaneremo dall'attaccamento ossessivo alla materia e inizieremo a vivere un senso di leggerezza, di pace, di libertà che ci porterà ed elevare la nostra spiritualità.

 

LO YOGA E L'ELEMENTO ETERE

Nella pratica fisica sviluppiamo la consapevolezza di questo elemento in tutte le posizioni nel momento in cui terminiamo l’asana e la liberiamo. Facciamo attenzione a questo momento in cui il corpo diventa per pochi secondi più leggero più sottile ed etereo.

Mentre eseguiamo le posizioni portiamo attenzione agli spazi che ampliamo nel corpo per far si che avvenga il movimento che porta alla posizione.

Quando ci pieghiamo in avanti come in Paschimottanasana, dobbiamo creare spazio nell'addome (vedi figura)  affinché il piegamento avvenga in maniera corretta alla base della colonna vertebrale, se non espiriamo vuotando completamente l'addome non creiamo lo spazio sufficiente per portare avanti il busto e la schiena si piega in maniera errata creando anche complicazioni.

 

Naturalmente il momento più intenso con l'elemento etere lo troviamo nella pratica della meditazione, e nella calma, nel vuoto che questa pratica crea nella nostra mente.

Ari Om Tat Sat