pranayama

prana = energia vitale

ayama = controllo

 

La radice etimologica di Prana è an che vuol dire movimento, il nostro studio potrebbe partire proprio da: movimento

La velocità del movimento crea l'energia.

Prana è l'energia vitale, che permea tutto l'universo, nell'uomo tale energia può essere regolata attraverso il controllo, ayama, del respiro.

Nello Hata Yoga il Pranayama è una parte fondamentale e comprende tutti gli esercizi tramandati dai Rishi, che ci insegnano ad osservare e direzionare consapevolmente il nostro respiro.

La pratica del Pranayama è una pratica millenaria che va eseguita con attenzione, rispetto e umiltà. Nelle fasi di inspirazione, espirazione e ritenzione del respiro ritroviamo il ritmo vitale dell'uomo e dell'universo, ed è proprio attraverso l'ascolto e il perfezionamento di questo ritmo che possiamo arrivare all'unione con l'universo stesso.

 

ASCOLTO

La prima forma di Pranayama è l'ascolto del nostro respiro.

L'uomo respira in media più di  18000 volte al giorno. Di questi tutti questi respiri spesso nemmeno uno è effettuato in maniera consapevole, nemmeno uno di questi respiri riceve, attenzione, ascolto, osservazione da chi lo ha prodotto. Inconsciamente tutti riconoscono l'importanza vitale del respiro, ma consapevolmente no.

Ecco perchè ritengo che prima di iniziare qualunque esercizio di Pranayama è importante imparare a conoscere il proprio respiro.

Da come respiriamo possiamo scoprire molte cose di noi, comprese le cause di alcuni disturbi, o di atteggiamenti e iniziare a modificarle, o a correggerle.

 

ESERCIZIO:

. siedi in posizione comoda con la spina dorsale eretta

. chiudi gli occhi e respira naturalmente

. lascia che il respiro si tranquillizzi, e diventi sottile, regolare; non cercare di modificarlo, semplicemente osservalo come se osservassi qualcunaltro che respira, forse il respiro raggiunge l'addome, o si ferma nel petto, o vicino alla gola... non giudicare osserva il tuo respiro.

. Con l'inspirazione Puraka, lascia entrare la vita, la luce, la pienezza, l'energia.

. Con l'espirazione Rechaka, lascio andare, creo vuoto, buio, faccio spazio al nuovo.

. I due momenti tra un respiro e l'altro: Antara Kumbaka e Banhir Kumbaka

. la prima è l'apnea a polmoni pieni e rappresenta la vita che si espande dentro di noi

. la seconda è l'apnea a polmoni vuoti  ci porta a sperimentare il vuoto, la morte simbolica anch'essa parte del ciclo vitale.

 

LE 5 ENERGIE

se ci fermiamo ad ascoltare il nostro respiro, sviluppiamo l'attenzione necessaria per conoscere anche le 5 energie vitali, i 5 soffi Vayu o meglio, le cinque manifestazioni del prana o energia vitale che si muovono spontaneamente nel nostro corpo, permettendo e regolando la nostra vita.

 

Apana Vayu

è il movimento discendente dell'energia, localizzato nella regione pelvica, si occupa principalmente dell'espulsione delle scorie, feci, urina, gas, sangue mestruale, il feto al momento del parto.

A livello mentale ci aiuta a lasciare andare ad abbandonare il passato.

Possiamo osservare il suo movimento dopo l'espirazione.

 

Prana Vayu

trova la sua sede nell'area del petto, cuore, polmoni, è l'energia ascendente che ci da forza che ci apre al mondo, alla vita.

L'inspirazione ci fa sentire il flusso ascendente del prana

 

Samana Vayu

Localizzato nell'addome, il punto di incontro tra prana e apana vayu, ha il ruolo di equilibrare queste due forze opposte, il suo movimento si può definire a spirale, o di espansione.

Esso governa gli organi della digestine con la sua energia calda permette la combustione e trasformazione dei cibi, ma anche dei sentimenti, delle emozioni, dei pensieri.

 

Udana Vayu

anche Udana Vayu segue un movimento ascendente, ma è attivo nella parte più alta del corpo, tra la gola e l'apice del cranio, il suo compito infatti è quello di dirigere l'energia sottile dello yogi oltre il corpo fisico, attraverso Shushumna nadi, per raggiungere Shasrara Chakra dando vita all'unione con Dio.

 

Viana Vayu

Questa forma di energia, serve da supporto a tutti gli altri prana, è quasi una riserva che ci viene in aiuto nei momenti di debolezza.

Pervade tutto il corpo

 

Questi 5 movimenti energetici hanno il compito di assorbire il nutrimento dal prana (energia vitale) e convogliarla attraverso i chakra e le nadi  per nutrire ogni persona.

Attraverso il Pranayama possiamo dirigere utilizzare al meglio queste energie.