Per comprendere bisogna andare in profondità, abbandonare l’aspetto superficiale, per entrare nel profondo.
Questo vale per qualunque argomento, sia esso una materia scolastica, un aspetto del nostro lavoro, una questione di cuore, un argomento spirituale, o lo yoga.
Entrare nel profondo è difficile, fa paura, l’idea del profondo è spesso associata all’idea del buio, ma solamente nel buio siamo stimolati ad accendere la luce.
Pensate, quando siamo in un posto completamente illuminato il nostro sguardo vaga da un oggetto all’altro senza portare attenzione a niente.
Se siamo in un posto buio, appena si accende una piccola luce siamo portati a guardare l’oggetto che si trova vicino alla luce.
Dopo una prima occhiata ci scopriamo ad osservare con attenzione l’oggetto.
L’attenzione ci fa scoprire che l’oggetto potrebbe esserci utile.
Alla fine è la nostra consapevolezza a farci capire in che modo tale oggetto ci sarà utile.
Siamo arrivati alla comprensione.
Quando pratichiamo lo yoga, se la nostra pratica rimane in superficie, nella stanza illuminata, l’effetto della pratica rimarrà superficiale, ossia solamente a livello del corpo fisico, e niente verrà veramente compreso, ma solo eseguito come una forma di routine, che con l’andare del tempo potrà risultare anche noiosa.
Ma se proviamo a comprendere lo yoga esso si trasformerà in consapevolezza e i suoi risultati saranno profondi e duraturi a livello fisico, mentale e spirituale.
Immaginiamo di praticare un’asana semplice o complessa non importa, il nostro corpo assume quella determinata posizione… questo è yoga?
Sinceramente penso di no, questo è un’esercizio fisico.
Assumiamo ancora la stessa posizione, manteniamola e respiriamo lentamente e liberamente, lasciamo che il nostro corpo si adatti alla nuova forma.
Ora chiudiamo gli occhi ed entriamo mentalmente nel nostro corpo, osserviamolo dall’interno, nel buio la nostra mente metterà a fuoco una parte di noi, del nostro corpo, o un aspetto del nostro respiro, metterà a fuoco significa accenderà una luce luce.
A quel punto la mente si troverà ad osservare la parte messa in luce, l’osservazione diverrà attenzione, e la mente inizierà ad entrare in contatto con l’oggetto scoprendo che quel muscolo o tendine, organo, respiro ci sta parlando, sta lavorando dentro, di noi, per noi.
In questo modo svilupperemo la consapevolezza la capacità di comprendere come lo yoga sta lavorando dentro di noi, capace di comprendere quel momento di unione tra corpo e respiro, tra respiro e prana, tra corpo e mente, tra mente e spirito, facendoci diventare parte del tutto, facendoci comprendere il vero significato di yoga – unione.
Om Shanty Om
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