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Ego e non n-Egeo

“quando lasci andare completamente l’ego, rimane solamente il tuo vero Sè”

Questo era uno degli insegnamenti più ricorrenti del mio Maestro.

Ancora adesso dopo tanti anni di ricerca mi trovo a cercar di capire con sincerità questa affermazione, a lavorare su di me per sconfiggere questo ego, sempre così presente.

Intellettualmente ci arrivo; il vero Sè è la nostra essenza Divina, quella parte dentro di noi, pura, libera da pregiudizi e false informazioni, il Sè è luce, silenzio pace, è quel punto luminoso che raggiungi nel profondo del tuo spazio interiore, della tua meditazione, è quel punto che ti fa diventare infinito. Ma tutto intorno a quel piccolo puntino c’è un’enorme contorno di vita, di emozioni, sentimenti, esperienze, di azioni e reazioni, di gioie e dolori, pensieri anni minuti istanti, ci siamo noi… il nostro ego.

Allora come fare ad annullare, cancellare, eliminare, distruggere questo ego, se l’ego sono io?

Prima di tutto impara a conoscerlo.

Se ti fai la domanda: chi sono io veramente? Scoprirai che non è semplice dare una risposta.

Intanto da dove parto? Come mi chiamo quanti anni ho, dove vivo, ho marito, figli amici…. Queste sono domande a cui posso rispondere, ma sono solo la parte più esterna dell’ego, sono ciò che non può essere confutato, ma se entro più in profondità trovo ancora così semplicemente le risposte?

Ho 50 anni = sono consapevole della mia età e del mio ruolo,? ho sfruttato al meglio gli anni trascorsi? Vivo consapevolmente il momento attuale?

Dove vivo? ho scelto il luogo dove sto trascorrendo la mia esistenza? Sto dedicando energia a renderlo un luogo migliore? Do più importanza all’estetica o all’energia dello spazio in cui vivo?

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Attorno ad ogni certezza della nostra esistenza scopriamo un’infinità di incertezze reali che rendono il nostro ego fragile e per questo ancora più competitivo e agguerrito.

Perché è li che l’ego diventa negativo quando ha paura di non essere riconosciuto e approvato da noi stessi o dagli altri, l’ego per sua natura ha sempre bisogno di riconoscimenti, di complimenti, di applausi, se non li riceve diventa cattivo e combattivo e se li riceve si fa ancora più forte… e allora cosa devo fare?

Lo devo conoscere, apprezzare, coltivare con Sincerità, nel bene e nel male e aiutarlo a migliorarsi.

Se sono una persona gelosa, o irosa, permalosa, invidiosa, o ognuno è qualcosa che non gli piace e che cerca di nascondere a se stesso…. Invece devo ascoltare questa parte di me, capirla, capire che sono io a provare gelosia, rabbia, risentimento, invidia, e non sono gli altri a provocarla, con le loro azioni ma io con le mie reazioni. Lo so è difficilissimo, ma il punto è proprio li cercare di soddisfare il mio ego in modo da non avere reazione a ciò che io considero “contro di me”.

Se il mio collega viene promosso e io no: posso provare gelosia perché io non sono stata apprezzata, oppure gioia per il suo successo dell’altro e magari essere fiera di avere un collega bravo su cui posso fare affidamento. La seconda ipotesi aiuta l’ego a vivere una situazione che poteva essere un disagio e trasformarla in motivo di soddisfazione.

Se una persona mi fa un torto posso provare rabbia, voglia di vendicarmi, portare rancore oppure posso provare a capire le motivazioni e il disagio che l’hanno portata a comportarsi in quel modo, s o posso semplicemente ignorare la sua azione, non lasciarmi toccare da ciò che è un problema suo e non mio, interrompendo il flusso.

Questo mi aiuta a conoscere il mio ego e a soddisfarlo positivamente anziché negativamente.

In questo modo non elimino l’ego, ma lo conosco, lo coltivo e faccio in modo che le sue reazioni siano consapevoli, e volte alla crescita e non alla regressione.

Tutto questo porta comunque ad indebolire l’ego, e lo strato che avvolge e oscura il Sè, lentamente diverrà più sottile.

Quando il Sè è meno oscurato inizia a brillare più liberamente non solo nella profondità dell’essere, ma la sua luce trova spazio sale un superficie, e allora la vedremo anche nei nostri occhi, nel sorriso, nelle movenze, nella voce…. Ed è così che iniziamo a sentire più vera la presenza del Sè e lentamente iniziamo ad identificarci con il Sè, con la verità e non più con l’ego, ossia con il riflesso che gli altri hanno di noi.

L’ego è uno specchio, il Sè è l’immagine reale… se lo specchio è sporco, è rotto, o anche solo leggermente ondulato, la nostra immagine ci appare deformata, e i nostri sensi credono che essa sia la verità, ma la verità non è nel riflesso, ma in noi.

Non identificarti con il tuo ego, con l’immagine riflessa negli occhi, nelle parole, nei pensieri degli altri, non lasciare che siano gli eventi esterni a guidare le tue azioni, trasformandole in semplici reazioni, ricorda sempre che l’Azione nasce da te la reazione parte dall’esterno perché ha origine dall’azione altrui.

Fai nascere solo azioni dal cuore, dall’intelletto, dall’anima, dal Sè, vedrai che il tuo ego diventerà docile e al tuo servizio e non tu al suo.

Om Shanti Om

                                                                          

Francesca

       

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