· 

meditiamo 2° settimana

Buon giorno a tutti!

Com’è andata la prima settimana di meditazione? 

Diventa un po’ meno impegnativo alzarsi quei 10 minutiprima? La posizione comincia a migliorare? L’attenzione al respiro si prolunga un po’ di più? 

Forse qualcuno avrà già notato qualche miglioramento, ma sicuramente tutti vi sarete resi conto di quanto sia difficile eseguire un esercizio apparentemente così facile.

La difficoltà sta proprio nella natura della nostra mente,per tutta la vita abituata a vagare, distrarsi, essere attratta dall’esternorichiamata dai sensi.

In questa settimana abbiamo lavorato su quello che Goenka chiama IL GIUSTO SFORZO, e ci siamo sforzati di portare l’attenzione dellamente verso il respiro.

La prossima settimana lavoreremo sulla GIUSTA CONSAPEVOLEZZA.

L’esercizio sarà sempre quello di ossservare il respiro.

Il  respiro è quella parte di noi che può aiutarci ad esplorare il nostro inconscio. Il respiro è il ponte tra la parte conscia e quella inconscia della mente, in quanto il respiro funziona sia consciamente (quando controlliamo il respiro o lo tratteniamo, o lo prolunghiamo ecc) sia inconsciamente (normalmenterespiriamo senza neppure accorgercene).

Fatta questa premessa, la prossima settimana procederemo inquesto modo:

 

PRATICA PER LA 2° SETTIMANA

-        posizione comoda con la colonna vertebrale diritta

-        programmiamo la sveglia dopo 10 minuti (o se voleteaggiungete qualche minuto ogni giorno fino ad arrivare a 15 minuti)

-        occhi socchiusi

-        porta l'attenzione al respiro 

-        iniziamo respirando con un po’ di enfasi per facilitarel’attenzione mentale all’atto respiratorio in questo modo il respiro sarà conscio, profondo, pesante, materiale

-        lentamente lasciamo che il respiro diventi naturale senza fare alcuno sforzo per regolarlo, semplicemente osserviamolo

- portiamo l'attenzione al naso e osserviamo il respiro solo in questo spazio del corpo.

-        In questo modo siamo passati dall’osservazione dellla realtà “grossolana” del respiro controllato (conscio) alla realtà più “sottile”del respiro naturale (inconscio) volgendo la nostra consapevolezza versol’inconscio.

-        Quando ci accorgiamo che la mente inizia a distrarsi, riprendiamo a respirare più forte aiutando la mente a tornare al respiro, e poiproseguiamo con il respiro naturale fino al suono della sveglia

-        Cerca di osservare ogni aspetto del tuo respiro nello spazio del naso, il momento in cui incontra le narici in entrata e in uscita, la temperatura l'odore, se è secco o umido, osserva qual'è la narice dominante, quando respiri con una o con due narici... conosci, scopri, il tuo respiro nel tuo naso.

 

Nel momento in cui la mente è concentrata sul respiro, essa è libera da ogni condizionamento, è libera dai progetti, dai ricordi, dall’avversione, dall’ignoranza, dalla bramosia.

Per quanto breve possa essere tale momento di PUREZZA è assai potente, e sarà proprio questo inizio di purificazione mentale a far salire alla luce tutte le vostre reazioni, che si manifesteranno come difficoltà di vario tipo che vi ostacoleranno nella pratica.

Potrete sperimentare l’impazienza di progredire.

Potreste accorgervi di assopirvi durante la meditazione.

O potreste sentirvi agitati, non riuscire a stare fermi.

O inizieranno a sorgere dubbi sull’efficacia del metodo, o sulle vostre capacità.

Non lasciatevi abbattere da queste reazioni, fanno parte del processo di purificazione della mente, e passeranno.

buon cammino

                                                                                                                                                      Francesca Biondi

Scrivi commento

Commenti: 0