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Vinadanda (la colonna vertebrale)

Nello yoga la colonna vertebrale viene spesso chiamata Merudanda.

Come il Monte Meru rappresenta l’asse della terra così la spina dorsale rappresenta l’asse portante del corpo umano.

 

Un giorno ho letto in un libro del Maestro Iyengar che nella Darshana Upanishad alla colonna vertebrale viene conferito il nome di: Vinadanda (l’asse della Vina) mi sono appassionata a questa definizione così poetica, ho riflettuto sul suo significato e ho piacere di condividere.

 

La Vina è un meraviglioso strumento classico indiano a corde, molto antico.

La forma è in genere caratterizzata da un manico lungo e largo che costituisce l'asse dello strumento, con un gran numero di capotasti e dalla presenza di due zucche svuotate poste alle due estremità.

Le corde corrono lungo l’asse da una zucca all’altra e possono essere tirate e accordate e suonate dal musicista, il suono prende forma nelle due zucche vuote.

 

 

La Vina è lo strumento di Saraswati, dea della conoscenza, ed è lo strumento che ha prodotto il suono primordiale dando origine ai Sacri Veda.

 

Vinadanda è sicuramente il termine che preferisco per definire la colonna vertebrale, quella parte del corpo che è la sorgente delle principali caratteristiche umane.

Il cervello è la zucca nella parte alta dello strumento, la colonna è l’asse e il bacino è la zucca più bassa, le fibre nervose che provengono dal cervello sono le corde e le vertebre i tasti, il respiro è l’accordatura e io sono il musicista.

 

Devo prendermi cura del mio strumento; se lo strumento non è accordato perfettamente, se i tasti sono difettosi, le corde deboli, il musicista, anche se bravo non può ottenere una bella melodia.

 

Lo yoga ci insegna a prenderci cura della nostra colonna vertebrale, abbiamo piegamenti in avanti, inarcamenti all’indietro, le torsioni che agiscono direttamente sulla colonna, impariamo a vivere ogni posizione dall’interno, ad ascoltare ogni vertebra, gli spazi tra le vertebre, i nervi, il sangue l’ossigeno.

Impariamo a sentire il respiro nella colonna vertebrale per fa si che il nostro corpo emetta una dolce melodia.

 

Se la nostra Vinadanda è accordata perfettamente se abbiamo lavorato per suonarla alla perfezione arriveremo a trascendere il copro proprio come il musicista trascende lo strumento e si lascia andare completamente immerso nella melodia, e non esiste più il musicista e non esiste più lo strumento, ma solo il suono.

 

Naturalmente ci vuole impegno, costanza amore e rispetto di sé e del proprio strumento, dobbiamo studiare, ripetere, soprattutto praticare.

 

Om Shanti Om

Francesca

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Commenti: 2
  • #1

    Cervati Edvige (sabato, 23 luglio 2022)

    Cara Francesca, bellissima riflessione sulla colonna vertebrale.
    Ti esprimi con poesia, portando gradualmente alla comprensione del tuo messaggio.
    Lo Yoga diventa colonna musicale della nostra vita.
    Un abbraccio Edi

  • #2

    Francesca (domenica, 24 luglio 2022 20:59)

    Cara Edi
    Grazie per le tue parole, spero di suonare ancora insieme questa splendida melodia ❤️