Vata è la combinazione degli elementi: aria e etere.
È all'origine del movimento.
E' l'energia che governa ogni movimento biologico del corpo: regola il respiro, la circolazione sanguigna, la riproduzione, l'escrezione, tutti i movimenti dei muscoli e dei tessuti, il muscolo cardiaco, tutti i movimenti biologici intracellulari ed extracellulari inclusi gli impulsi nervosi.
È responsabile del movimento delle sostanze nutritive, trasportandole agli organi che si occupano di metabolizzarle, e dell'espulsione delle scorie.
La sede principale di Vata è il colon.
La costituzione Vata rende la persona di aspetto generalmente asciutto ed esile, con carnagione tendenzialmente scura.
L'individuo Vata ha una personalità dinamica che si entusiasma facilmente, è sempre in movimento ed in cerca di avventura, ma si stanca molto facilmente. L'umore è variabile e spesso malinconico.
È una persona socievole, ama parlare e rapportarsi con gli altri, generosa, fantasiosa, sincera, propensa alla spiritualità e alla filosofia.
Se Vata e in squilibrio, la pelle diventa secca e screpolata, perde il tono muscolare.
Cade in preda a paure e preoccupazioni... ansia, e disordinato, fa fatica a concentrarsi.
I disturbi più evidenti sono:
dolore, rigidità, crampi, reumatismi, produzione di tossine, costipazione, dolore alla schiena, disordini mestruali, depressione, stress magrezza, confusione, perdita di memoria, malattie psicosomatiche, asma, malattie alla vescica e all'ano.
LO YOGA PER PACIFICARE VATA DOSHA
la pratica dello yoga è un toccasana per la costituzione Vata, in quanto l'esecuzione delle asana e del pranayama sono per loro natura rivolte a “pacificare” il corpo e la mente, alleviando la tendenza a pensare troppo, e muoversi velocemente insita in Vata.
Se Vata Dosha è in eccesso si consiglia una pratica lenta e a ritmo con il respiro.
La sequenza del saluto al sole deve essere praticata lentamente mantenendo le posizioni e se possibile con l'aiuto del mantra.
Per pacificare questo dosha è consigliato praticare posizioni che sciolgono la rigidità di Vata e portano calma e serenità come per esempio i piegamenti in avanti.
In queste posture gli organi addominali sono compressi e si rilassano e la zona frontale del cervello si rinfresca.
Viene attivato il sistema nervoso parasimpatico, che favorisce il rilassamento, la pressione sanguigna e i battiti cardiaci diminuiscono, i sensi si rilassano.
Quando il corpo è disteso e piegato in avanti il cuore si libera dallo sforzo di pompare il sangue.
Esempi di piegamenti in avanti:
Janu Sirsasana
Trianga Mukhaipada Paschimottanasana
Paschimottanasana
Anche le posizioni capovolte aiutano Vata a stabilizzarsi, tali posizioni infatti hanno un intenso effetto su tutte le funzioni intellettive, aumentando l'attenzione, la concentrazione e la memoria.
I visceri, i genitali e gli organi addominali, in particolare il fegato, vengono decongestionati e ricevono, una volta ripresa la postura eretta, un benefico afflusso di sangue ricco di ossigeno. Riducono la formazione di varici ed emorroidi
Esempi di posizioni rovesciate:
Sarvangasana
Halasana
Sirsasana
Parvatasana
Om Shanti Om
Francesca
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