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SENTI LO SPAZIO

Lo spazio è l’elemento che contiene tutti gli altri elementi.

Senza lo spazio niente sarebbe possibile.

 

Più del 90% del corpo umano è spazio vuoto, ed è questo che permette i movimenti e le funzioni fisiologiche; nello spazio si muovono il respiro, il sangue, la linfa, le cellule, i muscoli, i pensieri.

 

"L’estensione crea spazio, lo spazio crea libertà crea precisione. 

La precisione è verità, la verità è Dio."

B.K.S. Yiengar

 

Lo spazio è fondamentale per eseguire le posizioni dello yoga.

Prima di entrare in qualunque asana dobbiamo cercare, sentire e ampliare lo spazio dove eseguire il movimento che ci condurrà alla posizione.

 

Quando siamo nell’asana dobbiamo percepire lo spazio che contiene la posizione ed essere coscienti che è uno spazio infinito nel quale possiamo ancora lavorare per aggiustare, affinare, cercare la precisione… cercare Dio.

 

Nelle asana, lo spazio non è solo fisico ma anche energetico.

I centri energetici principali, chakra, occupano spazi diversi nel nostro corpo ed è in questi spazi che hanno origine le energie, caratterizzate dalle qualità dei 5 elementi che vi risiedono.

 

Per esempio:

pensiamo alla cavità toracica, siamo nello spazio di Anahata Chakra, sede dell’elemento Aria

Affinché questo spazio sia libero e aperto, le spalle devono rimanere ruotate dietro la schiena, lo sterno leggermente sollevato e le scapole spingere verso i glutei, questo atteggiamento aumenta l’espansione del torace.

 

Ci sono molte asana che lavorano per mantenere aperto questo spazio (Gomukhasana, Chakrasana, Matzyasana, Ustrasana ecc) per eseguire tali asana dobbiamo lavorare con attenzione e usare al meglio tutti gli spazi del corpo che permettono i movimenti necessari per entrare correttamente in queste posizioni.

 

Quando saremo nell’asana finale sentiremo il suo effetto in forma di apertura del cuore, il respiro si espanderà liberamente nei polmoni, e verremo pervasi da un senso di espansione e leggerezza, tipico dell’elemento aria.

 

Se invece le spalle rimangono rivolte in avanti, le scapole non scendono dietro la schiena, lo spazio del torace rimarrà chiuso, il respiro sarà compresso, e verremo pervasi da un senso di chiusura, di soffocamento, di disagio.

 

Prima della pratica trova il tempo per connetterti con i tuoi spazi, capire come sentirli, ampliarli, usarli al meglio.

 

Durante la pratica dell’esana ascolta i tuoi spazi energetici e gradatamente rintraccia lo spazio che rimane libero, che non hai ancora utilizzato, nel quale ti puoi ancora muovere, perfezionare, cercare, quando hai raggiunto il tuo limite “stai”

 

Alla fine, libera la posizione e concediti un momento di ascolto e lascia vibrare l’energia nei tuoi spazi.

 

Nei prossimi articoli cercheremo insieme lo spazio nei vari gruppi di posizi

Om Shanti Om

Francesca

 

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